All'inizio della Valganna, in provincia di Varese, dall'Ottocento si produce birra. A Induno Olona Carlsberg possiede il marchio storico Poretti, un nome derivato da chi diede origine all'attività produttiva. L'impianto si stabiliva in origine nel territorio di Varese, in cui l'industria cominciava ad affermarsi.
Angelo Poretti fondò il birrificio dopo aver trascorso parte della sua vita tra Baviera e Boemia, svolgendo attività lavorative nel settore ferroviario. Fu da questi paesi che volle portare la tradizione della birra, già prodotta in Italia con scarsi risultati nei medesimi luoghi in cui avrebbe realizzato la sua idea.
Aspetto originale del sito nel 1881 (Consorzio del Fiume Olona)
Rientrò in Italia nel 1876 per produrre birra, acquisendo il terreno e rilevando gli edifici di una precedente realtà produttiva, l'Amideria del Dones. Dall'estero si approvvigionò di impianti, prodotti e del mastro birraio tranne l'acqua, proveniente dalla sorgente locale, la “Fontana degli ammalati”, di cui si vantavano proprietà curative. Il ghiaccio, impiegato per la conservazione, era ricavato nel periodo invernale dai vicini laghi di Ghirla e Ganna. Il progetto gli riuscì, prima della morte avvenuta nel 1901.
Angelo Poretti
I nipoti, Angelo Magnani ed Edoardo Chiesa, ereditata l'attività vollero trasformare gli edifici del sito produttivo, di nuovo ricorrendo all'aiuto tedesco offerto dallo studio di architettura "Bihl e Woltz", gà intervenuto dal 1898. Negli anni tra il 1905 e 1912 si delinea lo stile eclettico che caratterizza esteticamente il birrificio ancora oggi, divenuto un significativo esempio di architettura industriale tra le più originali. Traendo spunto dallo stile Jugendstil, si intraprese una profonda ristrutturazione delle strutture che ospitano gli impianti produttivi. Anche la villa padronale che domina l'intero complesso subì rilevanti modifiche per opera di Ulisse Stacchini nel 1905 ( lo stesso che progettò la stazione Centrale di Milano nel 1912, prima degli interventi in epoca fascista). Attorno alla villa continuò a svilupparsi il parco, che include anche specie esotiche, in cui oggi sono presenti piante secolari.
Decorazione con mascheroni
1: villa padronale
2: ingresso alla sala di cottura
3: interno sala di cottura con una caldaia per bollitura del mosto
Sala di cottura: quadro di comando
Teste dei serbatoi di fermentazione e torre deposito dell'acqua
Altri interventi successivi non furono altrettanto significativi quanto quelli del perido descritto. Con la crisi del 1929 il birrificio subì un ridimensionamento che portò i conti Bassetti alla sua acquisizione nel 1938, garantendo la continuità della produzione, ed affiancando la birra Poretti al marchio Spluga, prodotto in un impianto in Valchiavenna.
La ciminiera costruita nel 1902
Nel 1973 l'acquisizione di un ulteriore marchio non fu sufficiente per superare la fase di crisi generale,ed entrò quindi in scena l'attuale proprietà, la danese Carlsberg, che acquisì progressivamente quote aziendali, dal 50% del 1982, fino alla piena proprietà nel 2002, trasformando il marchio in Carlsberg Italia.
Fabbricati della Carlsberg come appaiono oggi visti dalla villa
Fonti:
Museoweb.it
Birrificioporetti.it
La fabbrica ritrovata - pubblicato da Università Popolare di Varese, 1989
Il seguente video intervista di 20 minuti (in due parti) descrive la storia del birrificio
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