Regione:
Val d'Aosta
Provincia:
AO
Comune:
Cogne
Nome identificativo del luogo, edificio o struttura:
Tre siti a diversa altitudine: Costa del Pino, Colonna, Liconi
Principali minerali estratti:
Magnetite
Descrizione del sito:
A Cogne c'è stato uno sviluppo dell'attività mineraria di cui è possibile osservare tracce complete, sia dell'attività industriale che dei servizi annessi.
Giunti al paese di Cogne, a 1500 metri s.l.m. dalla valle si incontra prima il villaggio minerario nella frazione di Moline, dove risiedevano anche l'arrivo della teleferica e la stazione di frantumazione. Salendo poi lungo le pendici del monte Creya, si incontrano le tre aree di coltivazione: Costa del Pino a 1900 metri, Colonna a 2400 metri, e Liconi a 2500. Le prime due hanno edifici, l'ultimo sito è unicamtne l'area di coltivazione dove erano presenti le gallerie. A Costa del Pino giunge una carrozzabile riservata, per andare a Colonna si deve utilizzare un sentiero impegnativo per pendenza e quota da raggiungere. A Colonna risiedevano 3-400 persone, dove si trovavano la mensa e i dormitori per gli operai, distribuiti su tre turni di lavoro, poi la laveria, le cucine, le docce con acqua calda, l’infermeria, un calzolaio, il barbiere e perfino una sala cinematografica. E' stato il villaggio minerario più alto d'Europa.
Strutture presenti:
Villaggio minerario: Sì
Singole abitazioni: Sì
Uffici e amministrazione: Sì
Servizi vari (cura, svago, ecc): Sì
Gallerie: Sì
Depositi di minerale: Sì
Sistemi di trasporto (nastri, carrelli, teleferiche): Sì
Polveriere:
Centrali, cabine elettriche, ecc.: Sì
Sala compressori:
Castelletti: No
Sala argano: Si
Servizi produzione (officina, manutenzione, ecc.): Sì
Trattamento minerale (macinazione, vagliatura, ecc): Sì
Impianti di lavaggio (laverie, flottazione, ecc):
Punti di imbarco: No
Data apertura:
Forse epoca romana. Primo documento 1492 (?)
Data chiusura:
1979
Cenni storici:
Probabile sfruttamento in epoca romana.
1492: primo documento sulle attività estrattive.
1800: il sindaco di Cogne, César Grappein, organizza lo sfruttamento del bacino.
1916: l'Ansaldo controlla la Società Miniere di Cogne.
1909: realizzazione del sito minerario di Colonna e dell'impianto di frantumazione a Cogne, frazione Moline.
1919: Ansaldo organizza strutture, impianti e sistemi di trasporto per lo sfruttamento delle miniere, ed il villaggio minerario. Acquista la carrabile Cogne-Aymavilles. Costruzione della centrale di Lillaz (Cogne) per alimentare la miniera di Colonna.
1922: apertura della galleria del Drinc, che collegava mediante ferrovia Cogne ad Eaux Froides (Aosta), poi con una teleferica il minerale proseguiva verso l'acciaieria.
1927: dopo il fallimento dell'Ansaldo, già separata in Sociatà Ansaldo - Cogne e Ansaldo S.A., costituzione della Società Anonima Nazionale Cogne.
1955: apertura galleria dello Skip e stazione di Costa del Pino, poi con abbandono del villagio di Colonna.
1979: cessazione dell'attività da parte di Finsider, per diminuita produttività e scarso rendimento del giacimento per mutate condizioni.
Patrimonio esistente:
A Cogne il villaggio minerario è interamente conservato. Sono in abbandono le parti più basse dell'insediamento, mentre poco sopra sono stati recuperati edifici in cui è stato ricavato il centro visite del Parco del gran Paradiso. Tra tutte le attrattive presenti indicate in un pannello esterno non c'è traccia delle miniere.
A Costa del Pino il sito è in buone condizioni: accessi alle gallerie e strutture della teleferica, incluso argano. Si scorgono rottami di rimozione impianti ma all'interno si intravedono dalle sbarre anche locomotori nell'area di manutenzione.
Alla miniera di Colonna la struttura è interamente conservata, con evidenti segni di crollo in alcune parti. Rifatto il tetto della cappella nteramente svuotata, di cui si conservano solo alcune immagini sulle pareti. Anche il resto dell'edificio costruito su alcuni livelli sulla costa del monte è stato svuotato.
A Liconi si osserva l'area esterna e il perimetro di base di un edificio.
Galleria e trenino di collegamento al Drinc serano entrati in un progetto di recupero ma poi la Regione ha rinunciato al progetto, perdento un pezzo importante del patrimonio minerario
Bibliografia:
Siti internet:
[url=http://[/url]
[url=http://www.l[/url]
Documenti video:
Coordinate satellitari del punto:
Longitudine:
Latitudine:
Mappa satellitare
[url=http://maps.google.it/[/url]
Data di compilazione:
12/10/2013