Uomini di miniera: la calce e il cemento in Ozzano dai Sosso ai tempi nostri – Libro
Ad Ozzano nel Monferrato è nata nel 1995 una associazione, OperO (Ozzanesi per Ozzano), con lo scopo di riscoprire e tutelare il patrimonio culturale del territorio. Cultura per Ozzano significa anche cultura industriale del cemento, e della calce che in questa zona possiede una tradizione secolare. A seguito di una accurata ricostruzione di queste vicende storiche nel 1998 è stata pubblicata la prima edizione di “Uomini di miniera: la calce e il cemento in Ozzano dai Sosso ai tempi nostri”, la seconda nel 2002, che cura la storia e suoi protagonisti con maggiore dettaglio. Le 280 pagine del volume cartonato sono arricchite da numerose fotografie che ritraggono uomini, impianti, paesaggio, oltre a schemi e tabelle.
Nella ricostruzione storica si citano i numerosi personaggi e società coinvolte nello sviluppo del settore, prima la famiglia Sosso, proveniente da Settimo Torinese nel 1835, che diede inizio allo sfruttamento di cave, allora a cielo aperto, ma con il procedere delle estrazioni furono loro ad introdurre i pozzi verticali.
La storia locale vide l’avvicendarsi di imprenditori chiave, la fusione di società, la concorrenza con i bergamaschi, ed in conseguenza di questa attività lo sviluppo della società ozzanese. A segnare una tappa significativa di questa evoluzione del settore ci fu sia l’uscita di scena dei Sosso, il passaggio al XX secolo, e la costituzione di più grandi società, nate dalle precedenti o assorbendole. Le leggi dell’economia non si curano delle identità locali, quindi Ozzano nel nuovo secolo dovette purtroppo subire la forza della concorrenza, la quale fu rappresentata dalla società di Casale e Bergamo, in cui nacque l’Italcementi nel 1927, la quale divenne leader del settore. La storia del cemento di Ozzano si chiuse nel 1982 , con la fermata del forno della Cementi Rossi sebbene rimase attiva come centro di macinazione, per continuare poi a Casale Monferrato.
Tra gli altri contenuti presenti ci sono una presentazione delle principali miniere, e relativi pozzi, ed il contributo dato dalle interviste fatte ad una decina di ex minatori. Al centro del testo è presente una mappa aerea a doppia pagina, con sovrapposti fogli trasparenti su cui sono indicati i punti di presenza attuali di fabbriche, pozzi e gallerie, o ciò che ne resta. Al termine anche una presentazione di ciò che rimane in termini archeologico industriali oggi nel territorio ozzanese.
Un volume quindi indispensabile per approfondire la conoscenza del settore, del territorio di Ozzano, punto di partenza per una visita autonoma da viversi, dopo la lettura del libro, con maggiore consapevolezza di ciò che si osserva, o mediante una delle visite guidate che l’associazione OperO organizza periodicamente per presentare il patrimonio industriale del loro territorio.
Sito web dell’Associazione OperO