Ucraina 13 Agosto 2011: Novy Rozdil e il ritorno al kombinat
Un kombinat è un complesso industriale dove si svolgono numerose attività di preparazione, trattamento, finitura, ovvero una serie di processi interagenti per ottenere una lavorazione completa.
La parte di kombinat della seconda giornata è di più recente costruzione, risale agli anni Settanta, e ad esso corrispose una ulteriore evoluzione della città, con la costruzione di nuovi e più ampi quartieri nella parte orientale.
Foto aerea del centro di Novy Rozdil
Quartiere orientale
Piazza principale
Vista periferica da Nord
Al mattino le ore di attesa furono colmate da una visita tra edifici e strade di prima generazione. Malgrado la chiusura dei due grandi impianti Novy Rodzil non mostra segni di degrado, sebbene per gli standard occidentali molto spesso si nutra il dubbio sul reale utilizzo di alcuni edifici osservati.
Profilo della città da Sud-Est
Diretti poi al kombinat dal medesimo ingresso del precedente giorno, evitai di portare il tripode, e tenendo possibilmente la fotocamera lontana dalla vista di eventuali presenti. La sola vista di apparecchiature fotografiche risveglia spesso in Ucraina un sospetto di eredità sovietica, che ha interrotto più volte la continuità della nostra presenza in aree industriali.
Edifici a Nord del complesso industriale
L’edificio destinato ad attività tecniche e amministrative conteneva una rilevante mole di dettagli caratterizzanti le attività svolte, ma il degrado, i caratteri in cirillico, la fretta, non permettevano alcun approfondimento.
Ufficio tecnico con un’immagine del poeta Taras Schevchenko
Vecchie tessere del sindacato sovietico
Ingresso del palazzo tecnico amministrativo con biliardo
Se affascinano i luoghi in abbandono questi edifici circondati ovunque da vegetazione restituiscono un appagante paesaggio a perdita d’occhio con diverse ciminiere in acciaio.
Viste generali del cuore produttivo
La parte più significativa è stata poi evitata. Vi erano lavori di demolizione in atto e, sebbene il giorno precedente non vi fossero stati problemi per l’ottenimento del permesso, si preferì evitare il contatto diretto con il personale. Va precisato infatti che le demolizioni in questo paese possono essere condotte secondo prassi tali da non dare certezze sulla sicurezza e regolarità, e non è remota la possibilità di incontrare persone che in modo semilegale operino per interesse personale. Nel dubbio si preferì la via d’uscita.
I caratteri nell’immagine successiva indicano il nome della città di Novy Rozdil (Новий Роздiл). E’ un tratto caratteristico la dicitura monumentale del nome dei paesi.
Contrasto tra zona rurale e la passata stagione industriale
Ingresso da Est in città
Sul percorso verso la tappa successiva si ripetevano quadretti di vita quotidiana già visti in precedenza, tra strade improvvisamente dissestate e persone o animali vaganti liberamente sulle strade.
Nel tardo pomeriggio l’arrivo alla successiva città industriale, Kalush, presentava una realtà più urbanizzata, più vicina allo standard abitativo sovietico. Lo stesso hotel, in realtà un appartamento in affitto, è stato ricavato all’interno di questi grossi edifici che sembrano costruiti secondo un modello immutato negli anni di edilizia popolare.
Il giorno dopo ci avrebbe atteso un altro kombinat in dismissione. Le giornate finivano presto. Lasciati soli dai compagni locali non restava che vagare liberamente con lo sguardo alla ricerca di ulteriori dettagli, osservando uno stile architettonico che nella sua ripetitività al temine del viaggio risultò essere alquanto familiare.