Mamiya7: prima prova con 80mm
Durante gli ultimi due tours ho sentito la necessità di alleggerire lo zaino, ma senza rinunciare all’uso del medio formato. La Mamiya RZ67 ProII è eccellente quando gli spostamenti si limitano all’interno di un singolo sito industriale, possibilmente già noto da precedenti visite, per evitare il carico eccessivo in luoghi sconosciuti.
Il marchio giapponese Mamiya nel 1995 ha prodotto una macchina fotografica per negativi 6×7, che più adatta al reportage non la si potrebbe immaginare. Dal solo peso di circa 9 etti, più tre contando l’ottica 80mm, e dimensioni che sono di poco superiori ad una normale reflex a pellicola 35mm, non molto diversa per ingombro e peso da una D300 digitale.
Ha un mirino a telemetro, quindi niente specchio ingombrante. E la presenta dell’otturatore nelle lenti la rende silenziosa, praticamente assenti le vibrazioni durante lo scatto. Nel1999 il modello Mamiya 7II ha aggiunto poco al precedente.
La prima pellicola provata , con l’80mm, è stata un Fuji PN160NS, che per una prova sarebbe stato opportuno evitarla, dato il costo. Non avevo altro tra le mani.
Essendo scatti a mano libera è difficile mantenere sempre linee perfette nelle architetture. La lettura dell’esposimetro è spot, anche in questo caso sono necessarie future correzioni non conoscendo esattamente l ‘area di lettura. Il resto della postoproduzione è relativo a qualche linea cadente corretta, ed un leggero contrasto finale per la resa a monitor.